Evento conclusivo della serie “Preserving the Brain” alla Fondazione Prada
Lunedì 31, abbiamo partecipato a Dialogare con l’arte – Esperienza estetica, riserva cognitiva e interazione sociale, l’ultimo appuntamento di Preserving the Brain: A Call to Action. Questa serie, esplorando l’intersezione tra arte e scienza, ha offerto un’analisi avvincente delle arti – visive, musicali, teatrali e coreutiche. E non solo attraverso una lente scientifica ma anche nel contesto dell’inclusività nelle istituzioni culturali contemporanee.
Tra i relatori:
- Letizia Leocani, neuroscienziata e professoressa associata di Neurologia all’Università Vita-Salute San Raffaele
- Rita Pezzati, psicologa, psicoterapeuta e professoressa alla SUPSI
- Dante Carbini, attore, educatore, formatore ed esperto di respirazione
- Michele Porcu & Mary Zurigo, ricercatori di Z.E.A. – Zone di Esplorazione Artistica e docenti alla NABA
- Linda Montecchiani, persona con sclerosi multipla e presidente di Avvicin’Arti
L’incontro faceva parte di Talks Among Friends, una serie di dibattiti organizzata da Miart (la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano) in collaborazione con cinque istituzioni milanesi. Ispirato all’eredità di Robert Rauschenberg, il programma ha celebrato apertura, interdisciplinarità e collaborazione.
Perché un brand del lusso si interessa alle malattie degenerative?
Una domanda diretta a Prada ha trovato risposta nelle parole di Cornelia Mattiacci, curatrice della Fondazione Prada: i brand esistono dentro la cultura, e la cultura è plasmata da discipline e prospettive diverse. Un brand non solo incarna valori culturali, ma ne ha anche la responsabilità. In effeti, usare la moda come veicolo di un discorso significativo è un approccio che sosteniamo con convinzione.
Preserving the Brain: Dialogare con l’arte
Il dibattito ha esplorato come l’esperienza estetica si intersechi con le neuroscienze, fungendo sia da oggetto di studio che da strumento terapeutico per le malattie neurodegenerative. Temi chiave includevano il declino cognitivo (patologico e legato all’età), la neuroplasticità e la riserva cognitiva. Quest’ultima evidenziata come un ambito in cui salute mentale, partecipazione culturale e interazione sociale giocano un ruolo cruciale.
“Il nostro cervello funziona sul principio del ‘use-it-or-lose-it’”, ha spiegato Letizia Leocani. Quindi, per preservare la riserva cognitiva, quattro fattori sono essenziali:
- Istruzione – L’apprendimento continuo rafforza la resilienza neurale.
- Relazioni sociali – Il confronto con gli altri rinforza le connessioni cognitive.
- Attività fisica e mentale – Movimento e stimolazione mentale contribuiscono alla salute cerebrale.
- Proposito occupazionale – Avere un obiettivo o una direzione mantiene l’agilità mentale.
Il momento indelebile: Dante Carbini
Un’osservazione forte è emersa riguardo alla demenza: chi ne è affetto spesso vive in uno stato di allerta costante.
Ma il momento più impressionante è arrivato da Dante Carbini, attore, educatore ad esperto di respiro. Precisamente, ci ha fatto toccare con mano la tensione attraverso un semplice esperimento di pedagogia teatrale.
“Scelgo qualcuno dal pubblico”, ha annunciato, muovendosi tra i sedili. La sala si è irrigidita; gli ospiti hanno distolto lo sguardo, trattenendo il fiato. Tornato al centro del palco, ha chiesto: “Avete notato cosa è successo? Appena ho iniziato a camminare tra voi, molti hanno istintivamente evitato il mio sguardo, sperando di non essere scelti. Avete trattenuto il respiro. Quella è tensione.”
Ha concluso con una riflessione potente: “Quando proviamo emozioni che non vogliamo sentire, tratteniamo il respiro.”
Questa è stata la lezione indelebile che ci siamo portati via.
Dialogare con l’arte – Considerazioni finali
Parole come arte, bellezza, benessere, sintonia e condivisione sono ricorrenti emerse. Ma è stata la condivisione a risuonare più profondamente. Vivere un’esperienza insieme, in sincronia, approfondisce l’apprendimento e amplifica l’impatto di questi incontri.
A proposito, ci ha ricordato le parole di Thich Nhat Hanh: “
Non possiamo esistere da soli. Dobbiamo ‘inter-essere’ con ogni altra cosa.”
L’evento Dialogare con l’arte – Esperienza estetica, riserva cognitiva e interazione sociale si è chiuso con una sessione di Q&A coinvolgente, incarnando lo spirito di una vera talk among friends. Un finale perfetto per la serie Preserving the Brain della Fondazione Prada.